05 giugno 2025

In arrivo anni di caldo record: il mondo si avvicina a soglie climatiche mortali, avvertono gli esperti

 

Di Euronews Green Agenzie: AP
Pubblicato il 


Le temperature globali sono destinate a infrangere nuovi record nei prossimi cinque anni. Secondo le previsioni di Wmo e Met Office, il pianeta si avvicina pericolosamente ai limiti fissati dagli accordi di Parigi, con impatti devastanti sulla salute, gli ecosistemi e la sicurezza globale

Il mondo si prepara ad affrontare diversi anni consecutivi di caldo record, con temperature sempre più estreme che minacciano vite umane e l'equilibrio degli ecosistemi.

È l’allarme lanciato da due delle più autorevoli agenzie meteorologiche globali: l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e il Met Office del Regno Unito. Le loro previsioni quinquennali indicano che esiste un’80 per cento di probabilità che si stabilisca un nuovo record annuale di temperatura globale entro il 2029.

Ma non è tutto: secondo gli scienziati, è ancora più probabile che il pianeta superi nuovamente la soglia critica di 1,5°C di riscaldamento rispetto ai livelli preindustriali, un limite stabilito dall'Accordo di Parigi per evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico.

Ogni decimo di grado conta: la spirale degli eventi estremi

"Le temperature medie globali più elevate non sono solo numeri astratti", ha spiegato Natalie Mahowald, climatologa della Cornell University. "Si traducono in uragani più violenti, piogge torrenziali, siccità e incendi sempre più gravi." Secondo Johan Rockström, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research, ogni decimo di grado in più porta con sé un’escalation di eventi climatici estremi, accentuando la frequenza e l'intensità delle ondate di calore, degli allagamenti e degli incendi boschivi.

Questo significa che milioni di persone saranno esposte a rischi per la salute, carenze idriche, insicurezza alimentare e sfollamenti forzati, in un mondo sempre meno vivibile.

Il limite dei 2°C si fa reale: la soglia "scioccante"

Per la prima volta, entra nello scenario anche la possibilità concreta – seppur minima – di superare i 2°C di riscaldamento entro la fine del decennio. Una previsione che gli scienziati britannici Adam Scaife e Leon Hermanson del Met Office hanno definito “scioccante”. Nel 2015, il superamento di questa soglia era considerato altamente improbabile. Oggi, invece, la probabilità che uno dei prossimi cinque anni superi i 1,5°C è all’86 per cento, mentre la probabilità che la media del quinquennio superi questa soglia è al 70 per cento.

Nonostante tecnicamente il superamento di 1,5°C debba essere valutato su una scala di 20 anni, gli esperti ritengono che il mondo stia già viaggiando verso un aumento medio di 1,4°C rispetto all’epoca preindustriale.

Impatti globali: incendi, scioglimento dei ghiacci e innalzamento dei mari

Richard Betts, responsabile del Climate Impacts Team del Met Office, ha spiegato che ci aspettiamo un incremento delle morti legate al caldo, stress termico più diffuso e un maggior rischio di incendi catastrofici. Le ondate di calore estreme, aggravate da un’atmosfera più secca, metteranno sotto pressione le città, le infrastrutture e le risorse sanitarie.

Nel frattempo, l’Artico continuerà a riscaldarsi 3,5 volte più rapidamente rispetto al resto del pianeta, portando allo scioglimento accelerato dei ghiacci e a un innalzamento del livello dei mari, con conseguenze irreversibili per le comunità costiere.

El Niño e il punto di non ritorno climatico

Secondo gli esperti, i cicli di El Niño agiscono come acceleratori temporanei del riscaldamento globale, ma negli ultimi anni, anche dopo il loro termine, le temperature non tornano più indietro. Rob Jackson, climatologo della Stanford University, ha definito questa dinamica preoccupante: "Le temperature record diventano immediatamente la nuova normalità".

In altre parole, ciò che oggi consideriamo un’estate estrema, potrebbe diventare lo standard climatico dei prossimi anni. E il margine d’azione per rallentare questa corsa verso l’ignoto si sta rapidamente chiudendo.

Le proiezioni sono chiare e il messaggio degli scienziati è unanime: non siamo più di fronte a un rischio lontano, ma a un’emergenza in corso. Serve un’accelerazione senza precedenti delle politiche climatiche globali, della transizione energetica e delle misure di adattamento, per proteggere il futuro del pianeta e delle generazioni a venire.



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