Per questo le CER devono principalmente realizzare nuovi impianti di produzione per poter operare. Possono comunque inserire nella loro configurazione anche impianti preesistenti, ma solo fino al 30% della potenza complessiva degli impianti che rilevano ai fini della condivisione. Questi impianti, se il decreto MASE non sarà modificato, rileveranno per l'energia autoconsumata ma non per quella incentivata.
Per impianti nuovi la normativa intende tutti quelli entrati in esercizio dopo il 15 dicembre 2021 o già ammessi alla condivisione nelle CER attivate con il regime sperimentale. Tutti gli altri impianti sono considerati preesistenti, non beneficiano degli incentivi, ma possono beneficiare della condivisione a livello di zona di mercato (energia condivisa) e delle restituzioni per i risparmi sull'autoconsumo per ogni zona sottesa ad una cabina primaria (energia autoconsumata).
Gli impianti devono essere messi sotto il controllo della comunità, devono avere il punto di accesso alla rete nella stessa zona di mercato dei membri della comunità e possono avere qualunque potenza nominale, ma solo quelli di potenza non superiore a 1 Mw rilevano ai fini dell'energia incentivata.
Per verificare se un impianto esistente può essere aggiunto alla configurazione della CER, si fa il seguente calcolo:
- P è la Potenza nominale dell'impianto che si vuole aggiungere
- PIVc è la Potenza degli Impianti Vecchi che rilevano per la condivisione, cioè la somma delle potenze di tutti gli eventuali impianti preesistenti, già ammessi da GSE alla condivisione. Se non ve ne sono PIVc vale zero.
- PITc è la Potenza degli Impianti Totale che rilevano per la condivisione, cioè la somma delle potenze di picco di tutti gli impianti di produzione che sono controllati dalla comunità, che si trovano nella medesima zona di mercato dei soci, e che sono già stati ammessi da GSE alla condivisione dell'energia.
Se questo valore è uguale o inferiore al 30%, l'impianto esistente può essere aggiunto.
Se la CER si è appena costituita e non ha ancora nessun impianto ammesso alla condivisione, e quindi PITc è uguale a 0, l'impianto esistente può essere ammesso solo contestualmente ad impianti nuovi, sempre entro il limite del 30%.
Gli impianti non ammessi possono comunque restare attivi ed essere utilizzati per produrre, autoconsumare in situ e vendere energia, ma non concorrono al calcolo dell'energia condivisa e quindi di quella autoconsumata.
Potranno comunque essere inseriti e conteggiati quando la comunità aumenterà la potenza degli impianti nuovi (aggiungendo nuovi impianti o potenziando quelli esistenti), e la percentuale considerata non supererà più il 30%
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